Non è un caso se si riportano indietro le lancette dell’orologio proprio nel weekend immediatamente adiacente a Samhain (31 ottobre). Pur inconsapevolmente, chi ha deciso questo periodo per riportare l’ora solare deve aver sentito dentro che si trattasse del momento adatto.
Con Samhain infatti si conclude la parte luminosa dell’anno e si entra nell’oscurità.
È un periodo magico e chiunque, in un modo nell’altro, lo sente. Il mattino si presenta con una nebbiolina che sale dalla terra ed ammanta i campi e i boschi e alla sera, che ora inizia presto, a volte nuvole nere corrono davanti alla luna, creando un’atmosfera misteriosa.
La natura è in pieno cambiamento, con i suoi colori sgargianti, le sue sfumature di giallo, rosso, marrone, ci dona sentimenti di serenità, ma anche un po’ di nostalgia. Quel tipo di nostalgia stranamente piacevole.
È in questo periodo che i veli tra i mondi si fanno sottili ed è possibile che interazioni con le realtà non ordinarie avvengano più facilmente.
Non è raro sognare i propri cari defunti, che ci vengono a visitare, o avere sogni e visioni particolarmente potenti e veritiere. È importante ricordare i messaggi che ci giungono in questo periodo, perché potrebbero avere molto valore e servirci più avanti.
Nella nostra società che si rifiuta di parlare di morte, persino di pensarci, questo è il periodo migliore per dedicare riti ai propri cari e agli antenati, ma anche per riflettere sulla nostra stessa condizione mortale. E quale modo migliore di farlo se non passare tempo in natura?
La natura, maestra per eccellenza, ci mostra la morte e l’oscurità da prospettive diverse.
Ci mostra che ogni morte ha un senso e serve per creare nuova vita in nuove forme, così come l’oscurità, che favorisce l’incubazione dei semi che l’anno venturo porteranno nuova vita.
Ma soprattutto ci mostra che c’è una rinascita (e ce lo ricorda il Solstizio d’Inverno a dicembre).
Samhain nel calendario agricolo è anche il terzo ed ultimo raccolto, forse quello anticamente più importante per garantire la sopravvivenza durante l’inverno. È quindi anche il momento di ringraziare la terra per i propri doni e di celebrare con banchetti ricchi di prodotti di stagione.
Dopo Samhain siamo ufficialmente nella metà oscura dell’anno. In questa società, che rifugge l’oscurità e l’idea della morte, non appena passato il giorno del 31 ottobre, più comunemente conosciuto come vigilia di Ognissanti o Halloween, si passa immediatamente ai preparativi per il Solstizio Invernale ed il Natale. Luci, addobbi e colori appaiono nei negozi e ci scordiamo (o meglio rifiutiamo) quindi, di vivere appieno il periodo liminale tra Samhain ed il Solstizio.
Questo periodo rappresenta infatti il tempo tra la morte e la rinascita, un tempo misterioso e sconosciuto e si sa: nessuno ama essere messo di fronte all’ignoto.
Per questo motivo vi invito a partecipare ad un piccolo challenge: per i primi 14 giorni di novembre resistete all’impulso di gettarvi negli addobbi e preparativi per le festività di dicembre e vivete appieno questo momento di mistero in quieta osservazione.
Dal 1° al 14 novembre postate ogni giorno qualcosa sul vostro Instagram o sulla vostra bacheca Facebook, con impostazione privacy pubblica e tag #sacreradici #challengenovembre
Cosa postare?
Foto, poesie, riflessioni, pensieri, diario del giorno… lasciatevi ispirare dalla vostra fantasia!