Un aspetto importantissimo della spiritualità naturale e femminile è l’ecologia. Prendersi cura della nostra Madre Terra, unico pianeta che abbiamo disponibile, è assolutamente essenziale in un percorso spirituale legato alla Natura.
Vi sono ovviamente molti modi per farlo, uno dei quali sono le alternative ecologiche ai classici prodotti usa e getta per gestire le mestruazioni, di cui vorrei parlarti oggi in una piccola guida.
È purtroppo indubbio che, dato che mestruiamo per circa 40 anni della nostra vita, i classici assorbenti e tamponi usa e getta che si trovano al supermercato, contenenti plastica e prodotti chimici sbiancanti, siano fortemente inquinanti (oltre che dannosi per la nostra salute!). Basti pensare a quante miliardi di donne al mondo li usano tutti i mesi per tutta la durata del periodo fertile per rabbrividire di fronte alla qualtità di spazzatura non riciclabile che viene generata.
Per fortuna vi sono diverse alternative adatte a tutte. Vediamole insieme.
Coppetta mestruale
Molte ormai la conoscono: si tratta di una piccola coppa di silicone medicale che, inserita in vagina, raccoglie il sangue al proprio interno. Una sola coppetta può durare sino a 10 anni.
I vantaggi di questo dispositivo sono innumerevoli: è igienica e sicurissima da utilizzare, è comoda (non si sente), è economica ed ovviamente ecologica. Si può utilizzare anche in caso di flusso molto abbondante (vi sono coppette molto capienti).
Molte donne hanno pregiudizi su di essa e pensano che non sia igienica o che sia molto difficile da usare, ma nessuna di queste cose è vera. Il silicone medicale è infatti naturalmente antibatterico, inoltre si disinfetta bollendola una volta al mese per 5 minuti, mentre – riguardo alla comodità – a seconda della propria manualità si può prendere la mano già dal primo utilizzo o comunque dai successivi. Una volta imparato ad usarla, l’atto di svuotarla, sciacquarla e reinserirla non richiede più tempo di cambiare un assorbente o un tampone.
Mi preme però avvisare che la coppetta va scelta in base alle proprie caratteristiche fisiche: una coppetta scelta a caso, magari perché disponibile nella farmacia di fiducia, può creare problemi, risultare scomoda e scoraggiare le donne che la scelgono dall’utilizzarla.
Per ovviare a questo ostacolo, vi sono per fortuna vari gruppi Facebook dove donne più esperte si mettono a disposizione per aiutare nella scelta. Consiglio questo: Coppetta Mestruale Esperienze e Consigli.
Assorbenti e salvaslip lavabili
Da usare da soli o abbinati alla coppetta, sono assorbenti in cotone biologico che contengono uno strato impermeabile di un materiale chiamato “PUL”. Esistono bianchi/neutri oppure in colorate e simpatiche fantasie.
Ve ne sono di diversi tipi, esattamente come per gli usa e getta: esistono per flussi scarsi, normali, abbondanti ed esistono anche i salvaslip per i giorni di spotting. Vi sono anche modelli per il post parto.
Sono molto comodi e morbidi, al contrario degli usa e getta che contengono plastica, questi lasciano respirare meglio la pelle e non creano eritemi ed irritazioni come invece può capitare con i classici assorbenti.
Una volta riempiti, gli assorbenti lavabili vanno messi in una “wet bag”, una bustina impermeabile che li mantiene umidi per un massimo di 3 giorni e vanno poi lavati come specificato dalle istruzioni di chi li produce.
Mutande assorbenti
Un prodotto relativamente nuovo e poco conosciuto sono le mutande assorbenti.
Rispetto a qualche anno fa iniziano ad essercene tantissime marche, anche in Europa (prima andavano ordinate dagli USA). La maggior parte sono in cotone (alcune bio), mentre alcune in microfibra (che personalmente sconsiglio per motivi di igiene ed ecologia).
Si tratta di normali mutande che però offrono assorbenza (anche in questo caso vi sono vari modelli per flussi più o meno abbondanti). Ci sono tantissimi modelli, alcuni più sportivi, altri più eleganti.
Sono molto comode e come gli assorbenti lavabili lasciano respirare la pelle e non provocano irritazioni.
Si conservano e lavano allo stesso modo dei lavabili.
Spugnette mestruali
Le spugne mestruali sono un metodo antichissimo di gestione del flusso mestruale. Venivano usate dalle nostre antenate, specialmente coloro che vivevano vicine alla costa.
Si tratta di vere e proprie spugne di mare (quindi un prodotto non adatto alle vegane) che vengono inumidite e inserite in vagina, dove assorbono il sangue.
Al contrario dei tamponi non seccano le mucose proprio perché sono inumidite.
Di nuovo, abbiamo spugne di vari tipi, adatte per i diversi flussi e alle diverse conformazioni.
Si disinfettano lasciandole a bagno per circa 10 minuti con aceto di mele, bicarbonato, acqua ossigenata oppure un paio di gocce di tea tree oil (ovviamente va scelto solo uno di questi disinfettanti naturali, non vanno usati tutti insieme).
Tamponi lavabili
Tra le alternative proposte nell’articolo, questa è l’unica che non incontra il mio favore, ma ne parlo ugualmente per onor di cronaca.
Si tratta di tamponi riutilizzabili, fatti con vari materiali: ne esistono in flanella o mussolina di cotone, fatti all’uncinetto o a maglia (sempre in cotone), ecc.
Nonostante l’indubbio valore ecologico, temo che come i tamponi classici, secchino le mucose e abbiano lo stesso rischio di TSS (Sindrome da Shock Tossico) di questi.
Non li ho provati personalmente, quindi non posso esprimere un parere sulla loro comodità o meno.
Assorbenti e tamponi usa e getta biologici e biodegradabili
Mi rendo conto che non tutte le donne si sentano di utilizzare le alternative riutilizzabili, ma c’è un’alternativa ecologica (sebbene purtroppo non particolarmente economica) anche per loro.
Vi sono in fatti in vendita, di solito nei negozi bio, assorbenti in cotone biologico che sono anche biodegradabili.
Non saranno ecologici quanto le opzioni riutilizzabili, ma sono sicuramente un grosso passo avanti rispetto ai classici assorbenti da supermercato.
Anche questi sono disponibili nelle varie tipologie classiche.
Con questi chiudo la mia breve carrellata di alternative ecologiche per gestire le mestruazioni, sperando possa esserti utile!
E tu che metodo usi? O quale ti ispira più tra questi?