Ogni donna, dentro di sé, contiene l’archetipo della Donna Selvaggia. In alcune donne (diciamo pure la maggior parte) è assopita: secoli di addomesticamento e repressione hanno spinto la Donna Selvaggia giù in un angolino buio, laddove non può spaventare nessuno. Sì, perché la Donna Selvaggia può fare paura: agli uomini, ma anche alle donne stesse.
Altre invece la ritrovano, la risvegliano e la abbracciano con le sue luci e le sue ombre e non sempre è un incontro semplice.
Ella vive ogni cosa con intensità: la vita quotidiana, le emozioni, le relazioni. Vive seguendo il suo istinto più profondo e provando disprezzo verso le imposizioni, di cui cerca di liberarsi, a volte con risultati distruttivi.
Ma, nonostante tutto, è la migliore alleata di ogni donna. Lei ci permette di sopravvivere, ma anche di vivere appieno. Ci permette di accedere al nostro potere ancestrale e di essere complete ed intere, non importa cosa sia successo nel nostro passato e quante volte abbiano provato a distruggerci.
Lei è la parte più autentica di noi.
La Donna Selvaggia è anche il nostro collegamento diretto con le nostre Antenate. Quando diveniamo la Donna Selvaggia, le nostre Antenate sono con noi, rivivono e ci donano la propria saggezza ancestrale.
A volte, anche se è sveglia e presente in noi, dobbiamo indossare una maschera per nasconderla, poiché la Donna Selvaggia non è socialmente accettata, specialmente da chi vive in modo non autentico e sconnesso.
Ogni oppressione, violenza, repressione mai subita dalle donne (in passato, nel presente e nel futuro) è causata dalla paura che l’uomo patriarcale ha del potere creativo e distruttivo della Donna Selvaggia. Quel potere incompreso e misterioso per cui la donna muore e rinasce ogni mese con i ritmi del ciclo mestruale, quel potere che le permette di essere un canale tra i mondi altri e la realtà ordinaria, di incarnare anime nel proprio grembo e darle alla luce in forma umana.
L’Uomo Selvaggio ama questa donna e corre libero nelle foreste con lei. L’uomo patriarcale la teme, la disprezza, la stupra, la tortura, la uccide.
Ma nonostante questo, o forse proprio per questo, la Donna Selvaggia va risvegliata e riportata nel mondo, una donna alla volta.
Il Risveglio della Donna Selvaggia
Molte donne hanno il desiderio di risvegliare ed incontrare la Donna Selvaggia, ma avendo perso il contatto con lei da molti secoli, alcune non sanno come fare.
La risposta è sorprendentemente semplice: passare tanto tempo in Natura e connettersi autenticamente con Essa. Meglio ancora se in solitudine, in un cerchio di donne o in compagnia di Uomini Selvaggi.
I parchi di città, badate bene, non valgono. Essi sono solo una pallida immagine della Natura e sono inquinati non solo fisicamente, ma anche energeticamente.
La Donna Selvaggia anela le foreste, le brughiere, le colline selvagge, le spiagge isolate: tutti quei luoghi dove la mano dell’uomo non sia intervenuta pesantemente. È lì che si risveglia e rientra in possesso del proprio potere. È lì che si deve andare per incontrarla e mantenerla viva e vitale, possibilmente più di poche volte l’anno: l’ideale sarebbe ogni volta che ci è possibile (durante i week end) e non solo in estate. È importantissimo infatti connettersi con ogni stagione e tempo atmosferico.
Il modo migliore è quello di recarsi in questi luoghi con l’intento di connettersi davvero con gli spiriti di quei luoghi e con la Natura. Il silenzio, l’ascolto, piccoli rituali, canti e danze per onorarli sono tutti modi validi per lasciare che la Donna Selvaggia si esprima in tutto il suo potere. Specialmente se fatti in nudità.
Sebbene i corpi nudi siano ancora tabù nella nostra società, la nudità permette di liberarsi di quelle barriere artificiali che ci separano dal mondo naturale, ci permette di sentire ed esprimere la nostra dimensione animale. La nudità è sacra e non va “pornificata”, temuta o ridicolizzata.
Non c’è niente di più potente che immergersi in un torrente gelido nude ed alzare le braccia al cielo piene di gratitudine o di dipingersi i corpi svestiti e danzare di notte attorno al fuoco con le proprie sorelle.
È bene però, se si vogliono fare rituali in nudità, trovare luoghi appartati, dove si sa che difficilmente arriverà gente a disturbare.
La Donna Selvaggia non aspetta altro che essere svegliata: quando la incontriamo, la incanaliamo, diventiamo Lei, abbiamo accesso al Sacro Femminino più autentico. Senza di lei, invece, non siamo complete e non possiamo esprimere appieno il nostro potere.
Tieni d’occhio la pagina degli eventi per futuri ritiri per risvegliare la Donna Selvaggia.