Ci avviciniamo alla festa di Imbolc, il culmine del periodo dedicato alla dea Brigid. Ecco quindi che, come atto di devozione, voglio parlare di Lei. Così bianca, pura e leggera.
Brigid (pronuncia “Breed”), figlia di Dagda dei Tuatha de Danaan (anche Brigit, Bride, Brighde, Bridie, Brighid, Ffraid, Braint, Brigantia), è una divinità dell’area celtica venerata specialmente in Irlanda, ma anche in tutte le isole britanniche.
Questa dea però non è estranea alla tradizione Italiana, dato che l’intero territorio della Brianza (che deriva dal nome Brigantia), è dedicato a lei.
Inoltre è molto conosciuta in tutta Europa come Santa Brigida, poiché durante la cristianizzazione dell’Irlanda la gente, molto affezionata a lei, iniziò a venerarla sotto questo aspetto.
Non parlerò della sua storia, di cui si trovano facilmente saggi ed articoli molto consistenti e completi, ma parlerò dei simbolismi a Lei legati e delle sue energie.
Brigid è una triplice dea fanciulla e questa sua triplicità è rappresentata da tre volti e tre fiamme: la fiamma dell’ispirazione (specialmente poetica), la fiamma della guarigione e la fiamma della forgia del fabbro.
Abbiamo dunque una dea strettamente legata all’elemento fuoco, uno dei suoi simboli. Il fuoco è legato al Sole e possiamo quindi affermare che Brigid sia una dea solare. Nonostante questo, ha anche degli aspetti lunari, come vedremo in seguito.
Il simbolo principale di Brigid è la “Brigid’s cross” (croce di Brigida), una croce – spesso formata da rami ed erba secca – che prevede una forma quadrata al centro e quattro braccia che si diramano da essa. Questa croce è di origine precristiana ed è chiaramente legata alla croce solare. E’ tradizione costruire croci di Brigid durante la festa di Imbolc (1 o 2 febbraio a seconda delle tradizioni) e appenderle poi alle porte e finestre a protezione della casa da ogni male.
Brigid è anche spesso raffigurata accompagnata da animali, tra cui possiamo trovare il cigno, il lupo, il serpente, l’agnello e la giovenca.
L’agnello e la giovenca sono entrambi strettamente legati al concetto di latte materno, sostentamento primario di ogni nuova vita (tra i mammiferi). Abbiamo quindi simboli di nuovi inizi, nuova vita, fanciullezza, leggerezza, nutrimento, purezza. Questo legame con il nutrimento materno ci ricorda che Brigid è anche legata alla nascita ed è considerata protettrice delle levatrici e delle partorienti. Si dice che invocarla durante il parto sia di buon auspicio per la madre ed il bambino.
Il cigno è un simbolo molto potente che racchiude in sé molti significati. E’ un animale che ci fa pensare alla purezza, alla grazia, alla bellezza. Il cigno vive tra l’aria e l’acqua e rappresenta dunque questi due elementi. E’ un animale fortemente lunare ed è qui che troviamo quindi questo aspetto della dea Brigid legata alla Luna.
Anche il lupo è legato alla Luna, ma anche all’idea di forza, branco (unione), natura selvaggia. E rappresenta proprio quel lato selvaggio della donna che ha bisogno di essere profondamente connessa alla Natura e di riunirsi in gruppo per unire il proprio potere a quello delle proprie sorelle.
Il serpente è invece un simbolo che ricorda il maschile e quindi richiama l’idea di fertilità, l’unione del maschile e del femminile, ma anche il rinnovamento. Il serpente cambia pelle liberandosi di quella vecchia: un chiaro simbolo di abbandono di ciò che non ci serve più a favore di nuovi inizi più consoni a noi.
Oltre agli animali totemici, troviamo tra i simboli legati alla dea Brigid anche delle piante, specialmente il bucaneve e il sorbo.
Il bucaneve è un piccolo fiore che prende il nome proprio dalla sua caratteristica di crescere nonostante la neve, bucandone la superficie per farsi strada nel mondo. E’ un fiore che richiama anch’esso grazia, bellezza, delicatezza, ma allo stesso tempo forza e determinazione. Anch’esso è simbolo lunare, ma anche molto legato all’elemento Terra.
Il sorbo è invece un albero (Rowan in inglese) molto importante nella tradizione druidica e nel folklore delle Isole Britanniche. Esso è parte dell’alfabeto Ogham ed è legato all’elemento fuoco proprio come Brigid. I poteri ad esso riconosciuti sono quelli di protezione ed ispirazione, ma ha anche proprietà curative grazie alla vitamina C contenuta nelle sue bacche.
Come vediamo dalla simbologia il colore prevalente legato alla dea Brigid è il bianco: classico simbolo di purezza, nutrimento (latte), verginità arcaica, fanciullezza, leggerezza.
Ed ecco quindi che questi sono i temi di Brigid e le energie che ci porta:
Brigid è una Dea d’Amore e Leggerezza. Quella Leggerezza tipica della fanciullezza.
Con Lei arriva il Risveglio della Natura, spuntano i primi fiori precoci che portano allegria e bellezza.
Le giornate si allungano un po’ ogni giorno, riaccendendo in noi la Fiamma vitale della Rinascita.
Brigid è candida e pura e ci dona un po’ della sua purezza, da intendersi nel senso più arcaico del termine, ovvero come legame puro e selvaggio con tutto ciò che ci circonda.
Brigid è fuoco: il fuoco della guarigione, dell’ispirazione e della forgia che crea.
Brigid è acqua: candido cigno che nuota tranquillo in acque profonde, senza paura.
Brigid è aria: come quando il cigno prende il volo seguendo venti profumati di primavera.
Brigid è terra: bucaneve che si fa strada attraverso il suolo per raggiungere la Luce.
E’ una Dea completa che racchiude in sé tutti gli archetipi e gli elementi.
Connettersi alle sue energie durante il periodo di Imbolc è molto importante e ci permette di percepire il cambiamento che avviene in Natura in questo momento.
E’ possibile farlo passeggiando nella natura, osservando e ascoltando, costruendo croci di Brigid ed offrendo latte e miele alla Terra.