La purificazione energetica di noi stessə e degli ambienti in cui viviamo è una pratica molto importante.
Così come ci laviamo e puliamo le nostre abitazioni per evitare che lo sporco si accumuli, dovremmo anche prenderci cura a livello sottile di noi stessə e degli ambienti che abitiamo per evitare che si accumulino energie indesiderate, stagnanti.
Questo si può fare in diversi modi, ma la pratica più diffusa in tutto il mondo – poiché di origini molto antiche – è la fumigazione che avviene bruciando determinate erbe, legni e resine.
È probabile che tu ne abbia già sentito parlare e quindi forse saprai che per questa pratica, che viene spesso chiamata erroneamente smudging, vengono comunemente consigliati la salvia bianca e il palo santo.
C’è però un problema: queste piante arrivano da oltre oceano (Nord America la prima e Sud America il secondo) e appartengono a culture ben precise, così come il termine smudging che indica una pratica nativa americana ben precisa e non la semplice fumigazione.
Utilizzandole – quindi – mettiamo in atto inconsapevolmente un meccanismo di appropriazione culturale, cosa piuttosto grave, soprattutto se consideriamo che i nostri antenati europei hanno depredato questi popoli della loro identità impedito loro di fare i propri rituali per lunghissimo tempo (fino a non molto tempo fa a ben vedere).
Ma non solo, c’è anche un problema che riguarda l’ecologia. La spropositata richiesta di questi materiali da parte del mondo occidentale sta creando grossi problemi a livello ambientale. Il palo santo è ufficialmente a rischio estinzione (rimangono meno di 250 alberi in natura), mentre attorno alla salvia bianca c’è addirittura una sorta di mafia, senza contare che viene coltivata in modo insostenibile, poiché l’ambiente dove cresce spontanea è a rischio e non si può quindi usare quella selvatica.
Ricordiamo anche che il pezzettino di legno di palo santo o il fascio di salvia bianca che abbiamo nel cassetto è stato raccolto (spesso illegalmente), impacchettato (magari nella plastica) e spedito oltre oceano per via aerea: tutte cose molto poco etiche e sostenibili.
Ne ha parlato in modo approfondito la mia amica Chiara di Soul Foresting in un video sul suo canale YouTube e vi invito quindi a guardarlo se volete saperne di più.
Ecco perché ritengo estremamente importante utilizzare erbe nostrane per fare le nostre fumigazioni.
Non solo è più etico ed ecologico (queste erbe si possono crescere nel proprio giardino o sul balcone ed essere quindi letteralmente a km zero), ma ci aiuta a riappropriarci delle nostre radici culturali e spirituali, del nostro potere personale.
Personalmente ritengo che erbe/piante coltivate in modo ecologicamente poco sostenibile, con il mero intento di rispondere ad una richiesta di mercato e che poi sono spedite per migliaia di kilometri perdano completamente il loro potere: pensa invece che energie meravigliose hanno piante felici, curate amorevolmente da noi, cresciute nel nostro giardino o sul balcone!
Ti ho convintə? Allora ti svelo 5 piante nostrane che puoi coltivare ed utilizzare per creare fascine d’erbe per la fumigazione (ma anche per cucinare e farci rimedi naturali)!
- Alloro (Laurus nobilis)
L’alloro è una pianta aromatica tipica del bacino mediterraneo tradizionalmente usata in cucina (adoro il suo sapore, specialmente in combinazione con le lenticchie!), ma anche da sempre utilizzata in rituali.
È ottima per purificare gli ambienti e le persone prima di celebrazioni e riti, ma anche per ripulire le energie personali ed ambientali durante e dopo una malattia. Si usa in rituali di allontanamento di energie negative ed ospiti indesiderati (tangibili e non!), per protezione contro la sfortuna e le cattive intenzioni degli altri ed anche per aumentare le proprie capacità psichiche.
- Lavanda (Lavandula angustifolia)
La lavanda è una pianta conosciutissima e molto amata che si trova in tutta Europa in diverse varietà. Le sue proprietà rilassanti sono risapute e riconosciute da tutte/i, ma i suoi benefici non si limitano a questo!
Usata per le fumigazioni purifica l’aura e le stanze dalle energie stagnanti, donando un’atmosfera serena e calmante. Si usa inoltre per benedire una nuova casa, ma anche una nuova vita. È anche tradizionalmente utilizzata in rituali di fertilità e dona chiarezza mentale.
- Mirto (Myrtus communis L.)
Arbusto tipico della macchia mediterranea, è conosciuto per il suo aroma fresco e viene utilizzato per fare il famoso liquore sardo.
Usato per le fumigazioni, ripulisce gli ambienti che sono stati chiusi per molto tempo e favorisce la meditazione. Ha anche proprietà di guarigione dell’anima, specialmente in caso di traumi, paure, mancanza di speranza e tendenza all’auto-distruzione, poiché è una pianta che stimola l’amore verso gli altri e se stessi.
- Rosmarino (Rosmarinus officinalis)
Questo cespuglio profumatissimo è conosciuto e usato in tutto il mondo in cucina, ma è tipico del bacino mediterraneo.
Oltre alla suo sapore che rende appetitosi molti piatti e alle sue proprietà officinali, è una pianta molto potente per la pulizia, la purificazione e la benedizione degli ambienti in generale, ma soprattutto dopo una lunga malattia, poiché allontana le energie negative che si formano in casi di sofferenza prolungata. Inoltre stimola gli stati meditativi e può essere usato quando si lavora con i sogni o le vite passate.
- Salvia (Salvia officinalis)
Anche la salvia, come il rosmarino, è un cespuglio tipico del bacino mediterraneo e conosciutissimo in tutto il mondo per il suo sapore appetitoso.
Ma anch’essa, proprio come il rosmarino, è una pianta purificatrice potente. Bruciata in casa ripulisce da ogni negatività e anch’essa è ottima per la purificazione dopo una malattia. Dona inoltre protezione dalle energie negative e tradizionalmente viene usata anche per donare sollievo in caso di lutto.
Come vedi, con cotanta abbondanza di potere e proprietà benefiche, non c’è proprio bisogno di rivolgersi a piante esotiche ed appartenenti ad altre culture!
Ma come si usano?
È molto semplice, una volta raccolte, le piante si fanno seccare in modo diverso a seconda dell’uso che se ne vuole fare:
• se si vuole utilizzarle come incenso, si creano dei mazzetti che si appendono a testa in giù in una stanza secca e areata. A seconda della pianta e del clima ci possono volere più o meno giorni.
Una volta secche si possono sbriciolare e bruciare su un carboncino oppure su una griglia con sotto una candela;
• se si vuole creare dei fasci da fumigazione (come quello in foto), le piante si raccolgono e si legano con del filo di cotone quando sono ancora fresche e poi si procede sempre appendendole a testa in giù in ambiente secco e areato.
Una volta secchi, i fasci si usano bruciando un’estremità in modo che emettano fumo.
Ovviamente, a seconda dello scopo, si possono mischiare due o più erbe! Ad esempio, in caso di malattia prolungata, si possono bruciare insieme salvia e rosmarino per avere un potere maggiore!
Personalmente amo utilizzare le erbe nostrane in questo modo e da molti anni creo miscele, sia da usare come incenso, che come fasci da fumigazione.
E tu utilizzi questa pratica? E cosa ne pensi dell’utilizzo delle erbe nostrane al posto di quelle di altre culture?